Museo e Parco archeologico nazionale di Capo Colonna
Storia di Capo Colonna
La storia di Capo Colonna risale alla fondazione di Crotone da parte dei coloni greci, che qui edificarono un importante santuario su un’area che era già strategicamente importante in età arcaica. Infatti, questo promontorio segnava il confine di navigazione per tutte le civiltà che transitavano in questa zona. Questa particolarità continuò a sussistere anche in epoca romana, contribuendo così alla popolarità di questo luogo.
Magna Grecia
Come abbiamo detto, la fondazione di Crotone giocò un ruolo fondamentale nella storia di Capo Colonna. Nata nell’VIII secolo a.C., ben presto divenne una delle più potenti e influenti città della Magna Grecia. Inoltre, a sud della città si estendeva il promontorio di Capo Lacinia, considerato sacro per l’antico popolo autoctono degli Enotri. Qui venne quindi edificato il Tempio di Hera Lacinia, che diverrà il più grande e importante santuario di tutto il Sud Italia. Il periodo più florido si attesta tra il V e il III secolo a.C. Infatti, questa fu l’epoca in cui il santuario divenne sede della Lega Italiota, creata per difendersi dalla potente Siracusa.
Secondo la leggenda invece, qui visse Lacinio, l’eroe che tentò di rubare a Eracle i buoi sottratti al gigante Gerione. Si narra che Eracle uccise Lacinio, e per errore anche il suo ospite Crotone. Quindi, per rimediare al suo sbaglio, Eracle ordinò di fondare un santuario dedicato a Hera e Lacinio sul suo promontorio, oltre che una città in onore dell’eroe Crotone.
La famosa colonna del Tempio di Hera Lacinia è ciò che resta dell’antico santuario
Epoca Romana
Nel 277 a.C. i Romani conquistarono Crotone, annettendo così la quasi totalità della Magna Grecia. Tuttavia, il tempio rivestiva grande importanza per tutti i popoli del Mediterraneo. Una delle testimonianze più importanti di questa grande venerazione generale, arriva da Annibale. Infatti, il grande condottiero cartaginese si fermò proprio al santuario per lasciare una sua iscrizione prima della famosa battaglia di Crotone.
Quindi, in epoca romana il promontorio continuò a rivestire un’importanza religiosa e spirituale. In effetti, la divinità Hera corrisponde alla romana Giunone, divenendo così il Tempio di Giunone Lacinia. Inoltre, a differenza dei greci, essi edificarono anche un piccolo centro abitato, con ville sontuose, terme e abitazioni civili.
epoca romana
© Arcait – I resti delle antiche terme romane
Medioevo e Epoca Moderna
Con la caduta di Roma, il promontorio di Capo Colonna continuò a rivestire grande importanza, specialmente per la sua posizione strategica. Infatti, qui si svolsero epiche battaglie navali tra Longobardi, il Sacro Romano Impero e gli Arabi di Sicilia.
Inoltre, il luogo non perse la sua funzione sacra per il mondo cristiano, come dimostra la Chiesa di Santa Maria. Infine, i marmi e le pietre dell’antico santuario vennero utilizzati come materiale da costruzione per edifici religiosi e militari di Crotone e del resto della Calabria.
Capo Colonna Crotone Epoca medievale
La Torre Nao e la Chiesa di Santa Maria, entrambe di epoca medievale
La Mappa del Parco Archeologico di Capo Colonna
Di seguito potete consultare la mappa del Parco Archeologico di Capo Colonna. L’entrata dell’area archeologica si trova all’ingresso delle antiche mura, sulla Via Sacra che conduceva al tempio greco. Invece, in direzione nord sorgevano il centro abitato di epoca romana e le strutture difensive di epoche più recenti.
Mappa
© Arcait – La mappa all’interno del parco archeologico
Cosa vedere a Capo Colonna
Seguendo il percorso che dall’ingresso monumentale conduceva al santuario, scopriamo ora insieme cosa vedere a Capo Colonna, il sito archeologico più suggestivo della Calabria!
Cinta Muraria
Dal parcheggio attuale, un breve sentiero immerso nella macchia mediterranea conduce alle mura che cintavano l’area sacra. Un’apertura di questa cinta difensiva ci fa capire dove si trovava l’antica porta d’accesso. Inoltre, ben visibili sono le differenti epoche storiche di queste mura. Infatti, si notano due stili differenti: la porzione più bassa è costituita da blocchi di pietra rettangolari di chiara origine greca, mentre la parte superiore è composta da incastri di pietre a rombi di epoca romana.
Area Ricettiva del Santuario
Una volta oltrepassata la cinta muraria, si incontrano quelle che erano le strutture ricettive del santuario. Quest’area era adibita all’ospitalità dei pellegrini e dei soldati che si recavano al tempio per fornire offerte propiziatorie, sacrifici oppure chiedere consulti.
Qui sorgevano dunque le botteghe e le locande destinate ai viandanti, che provenivano da ogni angolo del Mediterraneo. L’attuale Capo Colonna era infatti un luogo molto conosciuto in epoca classica, ellenistica e romana, e il santuario richiamava un altissimo numero di visitatori.
Il simbolo dell’Area Archeologica di Capo Colonna è ovviamente rappresentato dai resti del Tempio di Hera Lacinia. Situato sulla punta estrema del promontorio, era perfettamente visibile dal mare. Oggi rimane solamente la famosa colonna che svetta orgogliosa di fronte al Mediterraneo, con tutta la sua antica gloria.
In origine però se ne contavano ben 48, tutte in stile dorico. Tuttavia, è ancora ben visibile il perimetro dell’antico tempio che fu smantellato nel corso dei secoli dalle varie popolazioni che governarono sulla Calabria.
Tempio di Hera Lacinia
La splendida colonna del Tempio di Hera Lacinia, simbolo dell’antica gloria greca
Quartiere Romano
Proseguendo verso la punta nord del Promontorio di Capo Colonna si raggiungono dunque i resti dell’antico abitato romano. Infatti, con la conquista dell’urbe, venne fondata la città di Croto. Questo piccolo centro era popolato essenzialmente da uomini religiosi e ricchi patrizi locali.
I resti di quest’area non sono perfettamente conservati e serve pertanto un pizzico di fantasia. Tuttavia, vi consigliamo di soffermarvi sulle antiche terme, ancora perfettamente riconoscibili.
Se invece si procede in direzione della costa, nei pressi dell’attuale chiesa e della Torre Nao i resti romani sono più cospicui e meglio conservati. Infatti, qui è stata portata alla luce la pavimentazione di una Domus romana e i resti di un grande edificio di rappresentanza. Attualmente i mosaici sono coperti per restauro, ma la zona è comunque di grande fascino anche per la sua posizione a picco sul mare.
La storia di Capo Colonna ripercorre quella della Calabria. Infatti, sotto l’Impero Bizantino, il promontorio di Capo Colonna prenderà il nome di Capo Nao. Dunque, l’importanza strategica di questo luogo rimase tale anche sotto il Regno di Napoli.
Infatti, nel XVI secolo venne eretta la Torre Nao, per volere di Carlo V che intendeva difendere i suoi possedimenti del Sud Italia. Oggi è perfettamente conservata e si riconosce per la sua possente architettura a base quadrata, tipica delle strutture difensive aragonesi.
Torre Nao Capo Colonna Crotone
La quadrangolare Torre Nao di origine aragonese
Santuario della Madonna di Capo Colonna
Infine, all’interno dell’Area Archeologica di Capo Colonna sorge anche una piccola e graziosa chiesa bianca, proprio di fianco alla Torre Nao. La Chiesa di Santa Maria è dunque la testimonianza che attesta la sacralità del luogo anche dopo l’avvento del cristianesimo. Infatti, secondo la leggenda, i pirati turchi tentarono di bruciare la tela raffigurante la Madonna, posizionata sopra l’altare della chiesa.
Tuttavia, dopo vari tentativi, la tela non prese fuoco e la zona divenne così di grande devozione per la popolazione locale. La Chiesa di Santa Maria divenne quindi il Santuario della Madonna di Capo Colonna.
Oggi la tela si trova a Crotone e ogni anno viene riportata in processione all’interno di questa chiesetta.
Santuario Madonna Capo Colonna Crotone
L’elegante e graziosa Chiesa di Santa Maria, anche nota come Santuario della Madonna di Capo Colonna
Museo Archeologico di Capo Colonna
Assolutamente da non perdere, immediatamente fuori dal parco archeologico, è il Museo Archeologico di Capo Colonna. Inaugurato nel 2006 conserva i principali reperti rinvenuti sul sito. Il percorso espositivo è suddiviso in tre diverse sezioni. La prima è dedicata ai reperti di epoca romana rinvenuti nell’antica Croto, tra cui alcuni interessanti oggetti di vita quotidiana.
La seconda è invece interamente riservata al Tempio di Hera Lacinia. Infine, di grandissimo pregio è la terza sezione, in cui sono conservati oggetti rinvenuti sott’acqua. Non potete perdervi le preziose monete bizantine e i resti di una statua raffigurante Amore e Psiche.
Museo Archeologico di Capo Colonna Crotone
L’interessante Museo Archeologico di Capo Colonna
Fonte: archetravel.com