Teatro Alfonso Rendano

La storia della sua costruzione, affonda le radici grazie a Giocchino Murat il quale, con un regio decreto dell’8 giugno 1810, dispose la costruzione di un teatro. Nel 1819 Re Ferdinando di Borbone, sul terreno in cui vi era un’antica chiesa del soppresso ordine dei Gesuiti, dietro decreto dell’intendente Alessandro Mandarino, iniziò i lavori per la costruzione del Teatro Real Ferdinando. Area oggi occupata dal vecchio Liceo “Bernardino Telesio”.

Il teatro Alfonso Rendano e le origini

Nel 1853 venne demolito a causa dei Gesuiti, i quali chiesero al Re, la restituzione dell’area occupata dal teatro. L’edificio in questione, del quale si salvarono il pronao templare con quattro colonne doriche e il frontone in stile neoclassico, restò per anni un rudere.

Per poi diventare in seguito, la sede del Liceo Classico. Intanto nel 1857, per iniziativa di alcuni privati cittadini, amanti dell’arte, venne costruito di fronte al palazzo della Prefettura, un teatro in legno. Nel settembre del 1860, in onore del generale Garibaldi entrato a Cosenza, nasce il Teatro Garibaldi sulle rovine del teatro Real Ferdinando. Si trattava di un baraccone ligneo progettato dall’ingegnere Miceli.

La nascita del Teatro Alfonso Rendano

Il periodo che va dal 1916 al 1920 non risultò tra i più artistici. L’attività teatrale si ridimensionò notevolmente. Ad aggravare il tutto, lo scoppiò della Prima Guerra Mondiale. Il Massimo, per un periodo temporaneo fu adibito a caserma militare. Purtroppo il teatro cittadino denominato Teatro Massimo o Comunale visse un periodo di attività brevi e ad intermittenza. Ripresero fra il 1920 e 1935 le attività teatrali, dando vita così alla lunga tradizione operistica cosentina. Nel 1937 il teatro fu intitolato al musicista cosentino Alfonso Rendano, compositore e pianista inserito nella tradizione tardo-romantica che si sviluppò tra fine Ottocento e inizi del Novecento. Numerosi cantanti lirici calcarono le scene del Rendano: Gemma BellincioniTitta RuffoGiacomo Lauri VolpiFerruccio TagliaviniTito Schipa e tanti altri.

Fonte: cosenza.italiani.it